15 anni da web lover…
Sono i miei attuali anni di esperienza nel mondo del web e del web development: mondo molto spesso bistrattato perchè ‘fare siti web’ è considerato dai più come tagliare il salame con l’affettatrice già calibrata.
Putroppo, come tanti developer sanno, questo non è proprio vero: in 15 anni ci sono passate davanti (e magari ci abbiamo sbattuto la faccia) un turbinio di tecnologie, linguaggi, framework, librerie. Elementi base, di un buon sviluppatore, che sono stati creati, distrutti, morti, non più funzionanti o manutenute… oppure ancora eccellenti.
Il ‘nostro’ mondo è sempre in continua evoluzione: mai restare indietro, mai pensare di essere arrivato, mai rilassarsi.
Proprio per questo ‘fare un sito web’, creare un GESTIONALE non è PER NIENTE banale.
Nuovi strumenti
Il desiderio di creare questo sito è capitato a fagiuolo proprio per provare nuovi strumenti che mi permettessero di aggiungere contenuti in maniera semplice.
Ho escluso subito Wordpress, per non legarmi necessariamente all’uso di un database e per la mia idiosincrasia verso tale software… Il mio desiderio di utilizare uno strumento legato a React.js ha fatto il resto.
Gatsby.js
Gatsby.js, è un generatore di siti statici sviluppato con React.js, alimentato da GraphQL e gestito tramite l’uso di Webpack: è possibile recuperare i dati del vostro sito da molteplici fonti tra cui chiamate API, plain-text (o markdown) tramite GraphQL.
Motivi che mi hanno portato a scegliere gatsby
- Utilizza tecnologie frontend innovative, aggiornate e con una vasta comunità di developer (React.js, Webpack, GraphQL)
- Gestione primaria dei dati tramite Graphql
- Pre-Builda / Genera file statici caricabili su spazi web o CDN
- Approccio JAMStack per la creazione di siti: JS, API e markup
- Possibilità di estendere le funzionalità e il layout tramite React.js
- Possibilità di integrazione con CMS Headless tipo Strapi
Installazione
Per l’installazione rimando alle più ben complete risorse offerte dalla community di Gatsby.js
- Tutorial Installazione
- Quick Start
- Using Starters: utilizzare dei boilerplate per la generazione di specifici tipi di siti
Seguendo il quick start (per utenti con una media esperienza) tirare su il primo boilerplate del sito mi ha occupato circa mezza giornata, comprensive di un minimo di styling e configurazione iniziale… direi non male!
Per le modifiche che ho apportato per la creazione di questo sito, sicuramente più dispendiose in termini di tempo, si rimanda ai prossimi contenuti.